Si, il titolo è provocatorio, soprattutto perché siamo nel blog di un fotografo. Eppure in un certo senso è vero, il fotografo di matrimoni non serve più.
Non serve, ad esempio, se quello che volete da lui è una documentazione dei fatti che sono successi. Mi spiego meglio.
Quella di documentare i fatti è una delle funzioni primarie della fotografia, ma sono sicuro che voi e tutti i vostri invitati avrete in tasca una fotocamera, e la userete per fissare nel tempo i fatti che accadranno.
Per ricordare di aver fatto questo o quello, di essere stati qui o li, di aver incontrato Tizio e Caio, di aver bevuto quel vino e mangiato quel risotto, lo smartphone che avete in tasca svolge un lavoro eccellente. E lo userete a prescindere dalla presenza di un fotografo professionista.
Visto? Il titolo non era poi così provocatorio, in fin dei conti il fotografo di matrimoni non serve davvero. Potete risparmiare una bella sommetta evitando del tutto di chiamarlo.
Fine dell’articolo, ci vediamo al prossimo.
Un Matrimonio Speciale
Se state ancora leggendo forse vi è rimasto qualche dubbio. Tipo: ma siamo sicuri che un fotografo serva a documentare soltanto i fatti? Sono davvero i fatti la cosa più importante che rimane di un matrimonio?
Eppure i fatti sono sempre gli stessi! Cambiano i protagonisti ma la trama è più o meno è la stessa da secoli.
E’ scorretto, non dovrei scriverlo, ma in quest’articolo è necessario affrontare la realtà: i fatti riguardanti il vostro matrimonio sono più o meno gli stessi fatti accaduti in tanti altri matrimoni.
La forza del rito sta proprio nella ripetitività, nella ricorrenza dei simboli. Questi simboli però assumono per ciascuno di noi un significato diverso. Le persone che interpretano quei simboli cambiano ogni volta, ma i fatti che accadono, i simboli rappresentati nel rito, perdurano nel tempo.
Sotto questa luce è chiaro che il vostro matrimonio non è per nulla una sequenza di fatti, e che non sono i fatti quelli che vi porterete dentro negli anni a venire.
Sotto la buccia
Non sono i fatti che il vostro fotografo è chiamato a documentare, ma ciò che sta uno strato sotto i fatti, ciò che si rivela attraverso i fatti. Le personalità che sono coinvolte e le loro emozioni nel momento in cui prendono forma.
Allora ecco che il selfie comincia a mostrare i suoi limiti. Comincia a servire una figura diversa. Una figura capace non soltanto di creare un racconto, ma di farlo in maniera personale e partecipativa.
Non può limitarsi a premere il grilletto ma deve osservare, capire, emozionarsi, mettersi in gioco.
I fatti verranno documentati per forza, perchè è inevitabile, ma il fotografo andrà alla ricerca di qualcosa in più. Di un livello di realtà più profondo e più autentico dei semplici fatti.
Ecco, se dal fotografo vi aspettate che faccia questo allora il discorso cambia. Allora non potete accontentarvi, vi serve quello giusto per voi.
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Riassumendo, potete anche chiamare un fotografo tanto per. Perchè è una delle tante cose che in un matrimonio si fanno e basta. In questo caso probabilmente potevate farne a meno.
Se invece sapete qual è il ruolo del fotografo di matrimonio negli anni ’20, allora vi porterete a casa una testimonianza viva del passaggio fondamentale della vostra vita.
Si, sono di parte 😉